Rete ciclabile: servono visione e coraggio, non passi indietro

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FIAB Messina Ciclabile esprime perplessità nell’apprendere dalle testate giornalistiche delle modifiche che l’amministrazione comunale ha deciso di apportare ai piani di sviluppo della rete ciclabile urbana. In sintesi, da quanto annunciato dal sindaco Basile, si prevede l’abbandono dell’idea di realizzare vere piste ciclabili a beneficio di corsie ciclopedonali, rinunciando a un intervento strutturale sulla Via Garibaldi. Quest’ultima rappresenterebbe, invece, un asse strategico per la mobilità ciclabile cittadina, su cui intervenire con urgenza. Anche in termini di sicurezza stradale e moderazione della velocità visto l’alto tasso di incidentalità delle nostre strade!
Le modifiche indicate, invece, appaiono come un passo indietro rispetto a quanto necessario per costruire una mobilità urbana moderna, sicura e inclusiva. L’amministrazione afferma di voler garantire continuità ai percorsi ciclabili, ma nei fatti rischia di ottenere il risultato opposto. La ciclabile su Via Garibaldi avrebbe rappresentato una connessione logica e diretta da Piazza Cairoli verso la zona nord della città. Al contrario, si propone oggi una ciclopedonale monodirezionale in direzione Sud su Via Cesare Battisti, con caratteristiche che non garantiscono la sicurezza né per chi pedala né per chi cammina.

Da anni molte città stanno superando il concetto di ciclopedonale, optando per soluzioni più incisive, come l’introduzione delle “Zone 30”, dove tutti i veicoli – bici comprese – condividono la strada in sicurezza, grazie a una riduzione generalizzata della velocità. La bici è un veicolo e come tale va tutelata con infrastrutture dedicate o con una gestione integrata della strada, non confinata in spazi promiscui con i pedoni.

L’esperienza già fatta sulla litoranea dimostra l’inadeguatezza delle ciclopedonali: rendono difficoltosa la convivenza tra chi cammina e chi pedala. Il messaggio che sembra emergere è che a Messina non si possa nemmeno ipotizzare una riduzione dello spazio destinato alle auto, al contrario di quanto accade in molte città italiane ed europee, dove la mobilità sostenibile è una priorità.


Non intervenire su Via Garibaldi significa accettare lo status quo, fatto di sosta selvaggia, corsie preferenziali occupate abusivamente e spazi pubblici sbilanciati a favore dell’auto privata. Significa continuare a mettere l’automobile al centro dello spazio urbano, anziché le persone.


Ci rendiamo conto che una rete ciclabile ben progettata non si costruisce in pochi mesi, ma è proprio per questo che servirebbe una visione chiara e condivisa. Purtroppo, rileviamo che anche in questa occasione l’amministrazione non ha ritenuto utile confrontarsi con chi da anni si occupa di mobilità attiva in città, perdendo un’opportunità di partecipazione e di ascolto.

Confidiamo che la prossima edizione della Settimana Europea della Mobilità, in programma dal 16 al 22 Settembre, possa essere occasione di un confronto serio e costruttivo sul tema, come da FIAB Messina Ciclabile più volte auspicato, e promessoci in precedenti incontri con l’amministrazione.